
Cosa succede se metti insieme Sted, fumettista femminista che ha fatto dell’ironia un’arma di libertà, e Agnese, libraia indipendente che da anni tiene viva la costellazione culturale di From Outer Space?
Succede che nasce un’idea semplice e rivoluzionaria: un festivalino transfemminista che non pretende di spiegare il mondo, ma di attraversarlo insieme, tra pagine, corpi e voci che cercano nuove forme di presenza.
“Verso il femminismo e oltre” è il titolo scelto per questa prima edizione, e già contiene una dichiarazione d’intenti: non fermarsi ai confini del discorso femminista, ma esplorare tutto ciò che ne scaturisce, l’oltre come orizzonte politico, relazionale e affettivo.
Un piccolo viaggio in quattro tappe, che si snoda tra ottobre e novembre, dentro la libreria From Outer Space di Civitanova Marche, trasformata per l’occasione in una navicella di parole e pensiero critico.
Il programma intreccia voci diverse ma convergenti, in un dialogo continuo tra scrittura e militanza:
12 ottobre – Il cielo sopra Gaza non ha colori con Morena Pedriali Errani, un romanzo che parla di conflitto, empatia e appartenenza.
19 ottobre – Storia dei miei peli con Lavinia Mannelli, un racconto ironico e politico sul corpo e i suoi simboli.
9 novembre – Lo sfruttamento della razza con Oiza Q. Obasuyi insieme a Djarah Kan, un confronto necessario su colonialismo, lavoro e narrazione dell’alterità.
16 novembre – La rabbia transfemminista con Beatrice Gnassi (Le Plurali editrice) e Sted, per chiudere il cerchio e aprire nuove prospettive sul linguaggio e la lotta.
Ogni incontro è pensato come un’esperienza condivisa, un momento per riflettere ma anche per stare insieme: leggere, ascoltare, discutere, ridere.
From Outer Space non è solo una libreria, ma un presidio di comunità, un luogo dove le idee trovano spazio e le persone trovano voce e forse è proprio questo il senso del titolo: “verso il femminismo e oltre” non è solo un movimento nello spazio, ma un gesto d’amore verso il futuro. Che sia solo il primo di tanti festivalini femministi luminosi abbastanza da farsi vedere anche da lontano.
Mi occupo di comunicazione culturale ed eventi. Curo strategie editoriali e campagne social con un occhio sempre attento alle parole, quelle giuste, e alle persone, quelle che fanno la differenza.
Nel 2021, ho pubblicato “Marketing per eventi culturali” (Flaccovio Editore); sono docente di marketing culturale, collaboro con musei, comuni, teatri, festival e riviste, alternando comunicati stampa a disappunti poetici, project management a sorteggi di libri che leggo e consiglio ogni settimana.
Vivo e lavoro nel Salento, qui dove si coltivano idee, si sperimentano linguaggi e si trovano scorci perfetti per ripensare tutto. Non so cucinare, ma so scegliere gli orecchini. Guardo troppe serie tv, amo il cinema di Woody Allen e viaggio con il mio zaino Biagio. Ho due gatti, Stanis & Gigio, e spesso invidio la loro capacità di ignorare il mondo quando serve.