
Un melting pot di linguaggi artistici e di condivisione, un cartellone che intreccia teatro, performance, incontri e azioni urbane con artisti e compagnie tra le più significative della scena contemporanea italiana. Dal 19 settembre all’11 ottobre 2025, Gallipoli diventa teatro diffuso con la quinta edizione di Babele – Festival Multidisciplinare d’Emergenza, organizzato da ZeroMeccanico Teatro con la direzione artistica di Ottavia Perrone e Francesco Cortese, e con il patrocinio del Comune di Gallipoli.
Il tema di quest’anno è “abitare la catastrofe”: non una resa, ma un attraversamento. Non l’immaginario post-apocalittico di un futuro lontano, ma la condizione quotidiana che ciascuno di noi vive nel proprio tempo e nel proprio corpo, tra precarietà sociale, ambientale, politica e culturale. «Abitare la catastrofe significa riconoscere le crepe del reale e farne materia artistica – spiegano Perrone e Cortese –. È un atto politico, perché il teatro non consola ma apre ferite, diventa gesto critico e necessario. Babele è un dispositivo di prossimità, uno spazio in cui la fragilità diventa forza collettiva».
Il sipario si alza venerdì 19 settembre in Piazza Tellini, con Incontri dello Stalker Teatro di Torino: uno spettacolo interattivo che trasforma oggetti semplici in immagini fantasmagoriche, un gioco collettivo che diventa fucina di relazioni. Da lì in avanti il festival si sposterà tra piazze, parchi e spazi teatrali della città, toccando luoghi iconici come il Raffo Parco Gondar, che il 21 settembre ospiterà Atto di Dolore di Riccardo Lanzarone, intenso racconto scenico della vicenda dimenticata di Leonardo Vitale, primo vero pentito di mafia in Italia.
Nei giorni successivi Babele proseguirà con visioni poetiche e politiche: Giuseppe Semeraro e Valerio Daniele porteranno in scena Apocalisse Apocrifa, mentre ZeroMeccanico Teatro guiderà il pubblico tra letture urbane e passeggiate catastrofiche che intrecciano città e memoria collettiva. Non mancheranno incursioni potenti come Calcinculo di Babilonia Teatri, fino al secret show finale dell’11 ottobre, con Mondo Sorcio firmato ZeroMeccanico.
Sette appuntamenti, sette momenti di attraversamento. Ogni volta un incontro con artisti che scelgono di sostare nel disordine del presente e di trasformarlo in possibilità, aprendo spazi di riflessione e condivisione.
Nato nel 2021, Babele è cresciuto anno dopo anno come un festival multidisciplinare capace di abbattere le distanze tra scena, pubblico e città. Una naturale prosecuzione del percorso di ZeroMeccanico Teatro, che dal 2013 intreccia pratica scenica, arte contemporanea e scrittura, portando avanti una ricerca poetica e visionaria che dialoga con la comunità e con i luoghi. Con Babele, la compagnia ribadisce che il teatro non è solo rappresentazione, ma gesto politico, scomodo e necessario.

Dalla tribou di Zazibou